Duemanondue
A cura di: Milena Becci - Intervento critico: Valeria Carnevali
Rocca Malatestiana, via della Fortezza, Fano (PU)
dal 2 al 4 agosto 2019
Rodrigo Blanco, Serena Giorgi / Giulio Perfetti, Marco Puca
Duemanondue, ospitato da Ek-statica 2019 con il Patrocinio del Comune di Fano Assessorato alla Cultura. Il percorso si sviluppa in tre spazi della Rocca Malatestiana di Fano e presenta le opere di Rodrigo Blanco, Serena Giorgi con Giulio Perfetti e Marco Puca.
Giunto al suo terzo anno Ek-statica, Festival filosofico-letterario, ha deciso di accogliere l’arte contemporanea all’interno dei suoi luoghi fisici, mentali e visivi creando un ulteriore ponte tra due mondi che da sempre dialogano. La tematica che sarà affrontata durante le conferenze di questa terza edizione è di carattere ontologico-politico, ovvero l’intricata relazione nomotetica che lega il mondo delle cosiddette leggi dell’uomo e le vede anteposte o in contrasto con quelle particolari leggi di natura, aprendo dibattiti circa l’umanità e la sua appartenenza. Quello del rapporto tra Physis e Nomos è un argomento spinoso che vede il suo originale conflitto sin dall’alba del pensiero e pone l’interrogativo su cosa rappresenti effettivamente questo nesso chiamando l’uomo all’azione secondo l’una o l’altra visione del cosmo.
duemanondue tenta di superare questa dualità collegandosi principalmente ad un concetto appartenente alla filosofia orientale secondo il quale Physis e Nomos non devono e non possono esser disgiunti. Funi è il termine giapponese che può essere tradotto con due ma non due o non dualità di vita e ambiente secondo il quale l’appoggio indispensabile per gli esseri viventi è proprio l’ambiente fisico che a sua volta trova in essi la sua ragion d’essere. Questo legame è indissolubile e spiega che la vita, con le derivanti leggi attuate dall’uomo, è modellata dall’ambiente, con le proprie leggi della natura, e viceversa.
Questo tentativo di armonizzazione che sorpassa contrapposizioni e scontri dialogici si ritrova nelle opere degli artisti presenti, Rodrigo Blanco, Serena Giorgi con Giulio Perfetti e Marco Puca, due dei quali hanno lavorato insieme. Rimandi anche numerologici in cui due mani si uniscono ad altre due e collaborano intervenendo su di una stessa opera o si attivano compiendo esclusivamente la propria pur cercando di eliminare quella distinzione tra legge dell’uomo e legge di natura. L’arte le riassume, le unisce attraverso colore, forma, luce e controllo sulla materia che a sua volta guida chi crea. I quattro artisti coinvolti si sono deliberatamente scelti a vicenda e, ciascuno attraverso l’utilizzo del proprio medium, sperimentano un percorso che vuole andare oltre quell’antitesi che è nata nel mondo greco con la Sofistica.
Serena Giorgi e Giulio Perfetti presentano un’installazione realizzata a quattro mani dal titolo Portami a cena. Il tema dell’inquinamento diviene fondamentale presupposto per trattare la fredda separazione tra uomo e ambiente credendo che l’arte sia un catalizzatore di significati che ha in sé la possibilità di trasformare la società. Egoismo e indifferenza sono rappresentati da un grande tavolo, metafora del mare, che accoglie elementi in plastica recuperati nelle acque inquinate e presentati con ineccepibile ordine. Etica ed estetica si fondono per far emergere le contraddizioni del nostro tempo.